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Qual è la vera causa delle abbuffate? Spesso il processo di cambiamento per chi vuole uscirne si arena nella fase di ricerca della “vera causa”. È davvero utile conoscerla per uscire dal tunnel della lotta col cibo?

Scopriamolo insieme.

Il fine dell’articolo è quello di farti conoscere la realtà delle abbuffate in modo da poter essere d’aiuto a te o magari a una persona a te vicina. In questo articolo non si trova la spiegazione del mio metodo per uscire dalle abbuffate, questo non è il contesto adatto per spiegarla perché necessità un inquadramento più ampio.
Se quello è ciò che ti interessa, c’è il mio libro TANTO DOMANI NON MANGIO, lì trovi la metodologia che come coach uso per far sì che chi ne soffre possa uscire dal labirinto delle abbuffate. Se è di questo che senti la necessità, è lì che troverai la risposta. Anche in fondo all’articolo trovi il link per acquistarlo.

Perché mi abbuffo? Perché ricerco continuamente il cibo? Perché mi rifugio in esso? Perché a me? Perché proprio il comportamento delle abbuffate? Perché tutto questo accanimento con il cibo?

La risposta a queste domande è complessa, per rispondere attingo anche a quanto detto dal Dottor Luca Proietti (psicoterapeuta e psichiatra), che in passato ha affrontato questa tematica. 

In accordo con le sue parole, conoscere la causa delle abbuffate non è un elemento necessario e soprattutto non è un elemento sufficiente per uscire dalle abbuffate. Potrebbe essere una domanda importante per acquisire maggiore consapevolezza su se stessi e il proprio mondo interiore, ma allo stesso tempo non fondamentale e discriminante per l’uscita dal comportamento abbuffate. 

Come in un corso d’acqua
Immagina di star affogando all’interno di un fiume. È molto importante sapere come ci sei finito/a all’interno ed è molto importante sapere come evitare di ricaderci, ma ancora più importante, se c’è in ballo la tua vita, è uscire il prima possibile da quel fiume.  Poi con la tranquillità, la lucidità e la serenità di chi osserva il corso d’acqua dalla sponda, si possono indagare quali sono state le dinamiche per cui si è finiti nel corso d’acqua, che cosa si poteva fare per evitarlo, quali sono le esperienze che hanno condotto vicino al corso d’acqua prima di caderci.  In questo modo ci si osserva, ci si conosce e si entra in contatto con le proprie zone d’ombra, che è necessario notare, per poter evolvere come esseri umani.

Quindi, è importante tenere ben distinti questi due aspetti: le cause delle abbuffate e ciò che serve fare concretamente per uscire dal comportamento abbuffata. È essenziale non sovrapporre i due aspetti, perché altrimenti rischi di andare nell’iper-analisi delle cause che hanno creato il comportamento, piuttosto che concentrarti sulle strategie che ti possono portare fuori. 


Ad esempio, ciò che si fa nel Coaching è vedere quali sono le strutture mentali interne che mantengono attivo il comportamento abbuffata, non le strutture mentali che hanno causato il problema, perché ci si vuole chiedere come mai si è ancora nel corso d’acqua, piuttosto che il perché ci si è caduti.In conclusione… La radice del problema può essere costituita da un insieme di concause, spesso complesse da mettere a fuoco. Conoscere la causa, anzi le cause, non è condizione sufficiente e necessaria per uscirne.  Anzi, a volte porta un’azione di iper-analisi che rallenta la risoluzione del problema. Conoscere e conoscersi è importante, ma non va confuso con l’ottenere una strategia comportamentale per uscirne.

La strategia comportamentale parte da un presupposto fondamentale: stabilire uno spazio di azione e scelta tra lo stimolo all’abbuffata e l’abbuffata agita. Vuoi saperne di più? Puoi guardare i contenuti gratuiti sul canale YouTube oppure acquistare il libro Tanto Domani Non Mangio dove ti guido passo passo alla scoperta del metodo comportamentale per creare una via d’uscita dal comportamento abbuffata.